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Arrivano a Busto i Campionati Italiani Assoluti di Karate Tradizionale

Informazioneonline 26 maggio 2023

 

Arrivano a Busto i Campionati Italiani Assoluti di Karate Tradizionale

Sabato 3 e domenica 4 giugno l’e-work Arena ospita più di 700 atleti, sotto l'egida organizzativa del Bu Do Kan. A Busto un Comitato d’Onore di assoluto rilievo: spiccano le presenze del maestro Horoshi Shirai e del sottosegretario regionale con delega allo sport Lara Magoni

 

Sabato 3 e domenica 4 giugno tornano a Busto Arsizio i Campionati Italiani Assoluti di Karate Tradizionale, indetti dalla Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini e organizzate dalla A.S.D. Polisportiva Bu Do Kan.

Saranno più di 700 gli atleti provenienti da tutta Italia che si ritroveranno all’interno della e-work Arena per disputare le gare di kata e Kumite, individuali e a squadre, che avranno l’onore di poter mostrare le proprie capacità di fronte ad un Comitato d’Onore di assoluto rilievo, tra cui spiccano sicuramente le presenze del Maestro Horoshi Shirai, fondatore della F.I.K.T.A. e del sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega allo sport Lara Magoni.

«Credo che sia il primo evento a cui partecipa Lara Magoni dopo la sua nomina a sottosegretario – ha commentato l’assessore allo sport Maurizio Artusa – e sono molto felice perché il Bu Do Kan organizzando questa manifestazione ha compreso e incarnato appieno lo spirito che ha reso Busto Città Europea dello Sport 2023.

Oltre che a portare i Campionati Italiani in città, infatti, l’associazione ha voluto creare un percorso che coinvolgesse i giovani, dedicando diverse giornate alle visite nelle scuole e organizzando dei momenti espressamente dedicati a loro».

Ed è proprio per i più giovani che è stato creato un apposito coupon, distribuito nelle scuole, che se presentato all’ingresso della manifestazione, permetterà ai minori di 14 anni di accedere gratuitamente all’E-wok Arena e di concorrere per vincere un corso di Karate gratuito e molto altro ancora.

«Abbiamo riservato uno spazio particolare ai bambini e ai ragazzi – ha spiegato Anna Gomiero – e per farlo abbiamo dato vita alla nostra nuova mascotte Tora, il cui nome è stato scelto dai nostri atleti e ha un doppio significato; da una parte, infatti, può essere tradotto come tigre, dall’altra come attacco lampo, un concetto che ben sintetizza lo spirito del nostro sport.

Questa mascotte, che simboleggia il coraggio, sarà coi piccoli per tutto il tempo dell’evento, accompagnandoli nelle dimostrazioni, per aiutarli a trovare in loro la forza di mettersi in gioco in prima persona e di scendere in campo di fronte a un pubblico così vasto».

E sicuramente questo evento, che vedrà scendere in campo anche 5 atleti provenienti dalla Bu Do Kan, attirerà moltissime persone provenienti anche da fuori città.

«Il numero di partecipanti è importante – ha sottolineato il presidente del comitato regionale F.I.K.T.A Fabio Fugazza – che è sintomo della ritrovata voglia di fare delle famiglie e dei ragazzi che praticano questo sport.

Abbiamo massima fiducia nel Bu Do Kan, che in passato ha già ospitato eventi simili e ha sempre dimostrato di essere ampiamente all’altezza».

«È il quarto campionato italiano che organizziamo qui a Busto – ha rimarcato il Maestro Giorgio Gazich – e siamo molto felici di essere riusciti in quest’impresa, che è stata possibile solo grazie alla profonda sinergia che ci ha visto lavorare insieme alla Federazione, al comitato lombardo e all’amministrazione».

E a ringraziare il Bu Do Kan per questo grande risultato è proprio l’amministrazione, attraverso la voce del sindaco Emanuele Antonelli: «Senza tutti loro questo risultato non sarebbe stato possibile.

Da sempre si tratta di una realtà a cui teniamo molto, non solo a livello sportivo, perché sappiamo bene che attraverso questo sport i giovani imparano moltissimo».

Il Karate, infatti, è una vera e propria palestra di vita, che permette ai giovani di apprendere non solo una disciplina sportiva, ma anche innumerevoli valori che contribuiranno alla loro crescita.

«In palestra si insegna ai bambini ad inserirsi in un contesto sociale in relazione con gli altri – ha concluso il presidente Marco Colombo – e il rispetto per tutte le persone con cui si entra in contatto, dai maestri, ai compagni agli avversari.

Questo tipo di valori rimarrà con loro sempre e li accompagnerà in tutti gli aspetti della loro vita anche in futuro».